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"Dal dolore è nata l afratellanza"
"Tra la terra e il cielo ci sono i nostri ragazzi scomparsi, che da lassù vedono il nostro piccolo mondo e possono ammirare la magnificenza del Signore, vivendo la loro rinascita nella beatitudine di Dio". Così don Alberto Vallotto ha cominciato la celebrazione che da tredici anni ricorda i "giovani rinati nella luce", E anche quest'anno durante la cerimonia l'associazione nata per mano di Eleonora Simonetto ed Anna Fent, ha raccolto fondi che serviranno per dare più serenità a ragazzi bisogìosi. Questa volta è toccato all'Associazione italiana persone Down di Belluno. La cerimonia, che ha visto la chiesa arcipretale gremita, si è iniziata con la toccante lettura della lunga lista dei nomi dei giovani prematuramente scomparsi e ricordati nell'occasione. Tutta la celebrazione è stata allietata dai canti del coro giovani, e a conclusione della messa il presidente dell'Aipd di Belluno, Ines Mazzoleni Ferracini, ha reso testimonianza dell'operato dell'associazone. "E' veramente straordinario che da momenti di dolore nasca tanta fratellanza. Anche i genitori che vengono a sapere che il loro bimbo non nascerà come tutti gli altri passano momenti di sofferenza, sapendo le problematiche che questa situazione comporta, la nostra associazione ha proprio lo scopo di favorire l'integrazione di queste persone nella comunità, soprattutto attraverso i nostri corsi di educazione all'autonomia". Il presidente ha ricordato inoltre che c'è la necessità di trovare nuovi volontari pei l'associazione, e che dalla settimana prossima a Belluno si terranno corsi per la formazione dei volontari. Per ogni informazione è sufficiente scrivere all'indirizzo e malI info(iaipdbelluno.org o chiamare i numeri 0439 305026 o 320 2566810. I fondi sono stati raccolti durante l'offertorio, e attraverso la vendita di piantine di rosa. Dopo la cerimonia l'Assocjazione giovani rinati nella luce ha offerto a tutti i presenti un abbondante rinfresco. Catherine Oppio
[14.01.2008] da "Correre delle Alpi"


Messa per i "Giovani Rinati nella Luce"
Torna domenica la cerimonia religiosa dei "Giovani rinati nella luce" che dal 1996 ricorda a Fonzaso tutti i giovani che hanno lasciato prematuramente le loro famiglie. Nonostante siano già passati molti anni dalla fondazione, l'associazione mantiene sempre viva la speranza di poter portare un po' di sollievo a tutti quei bambini che non possono vivere serenamente. L'idea nasce nel 1996 dalle menti di Eleonora Simonetto ed Anna Fent, accomunate dalla prematura scomparsa del giovanissimo Alessandro. "La nostra speranza è quella di riuscire a mutare il dolore delle famiglie che hanno perso anzitempo un figlio, in un gesto di fratellanza". Il momento di incontro tra i familiari, cade come sempre alla seconda domenica di gennaio, quando viene celebrata una santa messa nella chiesa di Fonzaso. "E' un momento di raccoglimento e fratellanza fra i familiari dei ragazzi sconiparsi", dicono Eleonora ed Anna, "un momento per ricordare i nostri cari e per sentirsi uniti nella speranza". Le persone aderenti all'iniziativa giungono dalle più disparate zone: Asolo, Vittorio Veneto, Zoldo, Agordo, Bassano, Treviso, Trento, e le collaborazioni attraversano un po' tutta la penisola. Quest'anno i fondi saranno raccolti con la vendita di una piantina di rosa, e saranno poi devoluti all'Associazione italiana persone Down di Belluno. Associazione costituita con l'impegno di far conoscere le problematiche della sindrome di Down attraverso convegni scientifici, incontri nelle scuole, promozioni di tesi di laurea e organizzazione diretta, o in collaborazione con enti pubblici o privati, di manifestazioni ricreative e culturali. In più, l'associazione da oltre 10 anni realizza progetti molto significativi, come il corso di educazione all'autonornia per ragazzi-adolescenti, o il successivo corso di educazione al tempo libero. ed Anna, "un momento per ricordare i nostri cari e per sentirsi uniti nella speranza". Inoltre ha istituito un centro di ascolto per ragazzi con sindrome di Down e per i genitori guidati da consulenti esperti. Durante la cerimonia celebrata dal parroco di Fonzaso Don Alberto, che si terrà dopodomani alle 10.30 con la partecipazione del Coro giovani, verranno letti i nomi, ogni anno più numerosi, dei ragazzi che anzitempo hanno lasciato le proprie famiglie. "Dobbiamo ringraziare il parroco don Alberto, sempre disponibile e estremamente sensibile", conclude Anna Fent, "lo ringraziamo per il suo aiuto. Ringraziamo poi anche il coro che con i suoi canti rende ancora più speciale questa celebrazione". Dopo la cerimonia ci sarà un momento conviviale al patronato. Per qualsiasi informazioni si può contattare Eleonora Simonetto (0439/ 56426 e Anna Fent (0439/5226). E' anche attiva una casella di posta elettronica: giovanirinatiluce@libero.it Catherine Oppio
[11.01.2008] da "Correre delle Alpi"