Articoli dal 2005 al 2004

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Messa per i giovani scomparsi
Da una grave e dolorosa perdita rinasce la speranza di vita: con questo spirito Anna Fent e Eleonora Simonetto vogliono ricordare i propri cari defunti prematuramente. Affinché il ricordo rimanga vivo, da dieci anni a Fonzaso si celebrata una cerimonia dedicata ai giovani scomparsi "Rinati nella luce". Domenica alle ore 10,30 nelle chiesa Arcipretale del comune il parroco, don Alberto Vallotto, ricorderà queste vite spezzate: come simbolo di speranza sarà poi portata dai ragazzi della comunità di Villa San Francesco, la "Luce di Betlemme". Anna Fent, precisa che per chi volesse c'è ancora la possibilità di aggiungere il nome di un proprio caro alla lista, contattando lo 0439.5226. In occasione del decimo anniversario sarà anche donato a tutti un abete rosso, simbolo, con i suoi aghi che non si piegano al freddo invernale, di un ricordo che non si affievolisce. L'associazione di genitori in questi anni ha sempre associato agli oltre 500 ragazzi "Rinati nella luce" anche un'iniziativa di solidarietà. Quest'anno le offerte raccolte durante la cerimonia verranno devolute alla missione di padre Aldo Trento. Il sacerdote vive da anni in Paraguay, in un centro d'accoglienza dove cerca di dare una speranza ai giovani che trascorrono la propria vita per strada. Per raccogliere fondi verranno vendute anche piantine di stoffa, alla cui realizzazione hanno partecipato anche i bambini della scuola elementare.
[08.01.2005] da "Il Gazzettino"


I "Rinati nella luce" aiutano il Paraguay
Una chiesa gremita ha ricordato ieri mattina a Fonzaso oltre cinquecento giovani che anzitempo hanno abbandonato le proprie famiglie. E alla cerimonia organizzata dall'associazione "Giovani rinati nella luce", la decima, quest'anno era presente anche la Luce di Betlemme, proveniente dalla comunità di Villa San Francesco. "Nella vita, questi ragazzi sono stati i nostri tesori", ha detto il parroco di Fonzaso don Alberto Vallotto, durante l'omelia. "E quando questi tesori ci vengono così rubati, rimaniamo sgomenti, ci troviamo di fronte a un offertorio nei confronti del Signore troppo grande". Ed Eleonora Simonetto e Anna Fent, dopo la scomparsa prematura di Alessandro Camazzola, hanno trovato una difficile risposta all'abbandono prematuro di un giovane alla propria famiglia. E così l'associazione da loro creata, ogni anno abbraccia la causa dei bambini meno fortunati. Quest'anno la scelta è caduta sulla comunità "Las obras de caritad de la parroquia San Rafael" in Paraguay, dove da sedici anni padre Aldo Trento lavora per ridare la dignità a molte persone che vivono in condizioni considerevolmente disagiate. Durante la cerimonia, Angelo, che ha maturato un'esperienza nella comunità dove opera padre Trento, ha voluto dare una testimonianza di questa realtà: "Quando sono stato coinvolto in questa iniziativa", ha detto ai presenti, "Ho cercato di accantonare il dolore che in questa chiesa tutti ci accomuna, confrontandomi con il dolore di tutti i bambini del Paraguay. Lì c'è tanta gente che tende le mani per il bisogno, e noi abbiamo l'opportunità di aiutare questi figli abbandonati a un destino avverso che gli nega un futuro, che non hanno una famiglia da abbracciare.Ora abbiamo davanti a noi la strada della solidarietà, e dobbiamo aprire le mani alla solidarietà e all'amore". E racconta così Angelo la missione di padre Aldo Trento: "E' stato bello vedersi coinvolti nella missione di togliere i bambini affamati dalla strada, i molti giovani allo sbando che con il lavoro vengono recuperati, gente con storie di violenza, il più delle volte domestica. E' inoltre toccante vedere i malati che vengono raccolti per le strade, e che sarebbero destinati a morire lì senza alcun tipo di sostegno. Ho visto tanta sofferenza, tanta povertà, in Paraguay ogni piccola cosa è preziosa e utile, lì che c'è tanta miseria ma anche tanta ignoranza". E don Alberto Vallotto ha comunicato che proprio nella giornata di ieri, padre Aldo Trento avrebbe celebrato una messa proprio per i giovani prematuramente scomparsi ricordati dall'associazione "Giovani rinati nella luce". "Inoltre voglio comunicare", ha detto don Alberto, "che dal prossimo mese ogni seconda domenica del mese verrà celebrata una messa per i giovani qui ricordati e per le proprie famiglie". E al termine della sentita cerimonia, sono stati venduti dei vasetti decorati dai bambini delle scuole elementari di Fonzaso che successivamente sono stati ornati con del rame. Il ricavato di questa vendita andrà alla missione di padre Aldo Trento. Inoltre, proprio per ricordare il decimo anniversario di questa cerimonia, grazie all'aiuto dell'amministrazione comunale, è stato donato un abete rosso a ogni famiglia presente, come memoria perenne del proprio familiare scomparso.
[10.01.2005] dal "Corriere delle Alpi"


"Rinati nella luce"
In una chiesa gremita di gente, è stata data lettura di una triste lista di oltre 500 nomi: giovani scomparsi prematuramente e "Rinati nella luce" ai quali ieri Fonzaso ha dedicato una messa di suffragio. Si è rinnovata così, per il decimo anno consecutivo, un'iniziativa voluta da Anna Fent ed Eleonora Simonetto.Ad una ad una ieri sono state ricordate giovani vite spezzate da un tragico destino, e il parroco don Alberto Vallotto ha avuto parole di conforto per tutti i presenti, accomunati dal dolore della perdita. Durante la messa la chiesa ha accolto anche la "Luce di Betlemme", portata dai ragazzi di Villa San Francesco. Il ricordo dei giovani scomparsi quest'anno ha creato un filo diretto di solidarietà tra Fonzaso e la comunità di Asuncion, in Paraguay, dove il sacerdote sovramontino Padre Aldo Trento manda avanti da anni una missione. Nella giornata di ieri, anche ad Asuncion è stata celebrata una messa in ricordo dei giovani "Rinati nella luce", mentre la comunità di Fonzaso ha deciso di devolvere il ricavato delle offerte della celebrazione religiosa alla missione di Padre Aldo, che si adopera per garantire un futuro sereno ai ragazzi di strada del Paraguay. Per raccogliere fondi, fuori della chiesa sono state vendute anche piccole piantine di stoffa, realizzate dai bambini della scuola elementare. A tutte le famiglie che hanno subito la tragica perdita di un proprio caro, è stato donato un piccolo abete, da conservare come segno del ricordo del figlio scomparso. Per tenere viva la memoria, il parroco don Alberto Vallotto celebrerà per tutto l'anno, ogni seconda domenica del mese, una messa.
[10.01.2005] da "Il Gazzettino"


"Giovani rinati" in aiuto dell'Africa"
Torna domenica prossima a Fonzaso la messa in ricordo dei ragazzi scomparsi prematuramente, i "Giovani rinati nella luce". Organizzata dall'omonima associazione fonzasina, la cerimonia fin dalla sua prima edizione ha coinvolto centinaia di famiglie di tutta la provincia e anche da fuori regione nel ricordo dei ragazzi che se ne sono andati troppo presto e in iniziative di solidarietà in loro memoria.L'associazione "Giovani rinati nella luce" è nata nove anni fa per mano di Eleonora Simonetto e Anna Fent, accomunate dalla prematura scomparsa del giovane Alessandro. Un'associazione che dalla nascita si è sempre preoccupata di aiutare i bambini più bisognosi e in difficoltà: "Quest'anno i proventi della cerimonia", spiega Eleonora, "Andranno ai bambini del villaggio Vieil Aklodj, in Costa d'Avorio". Un villaggio poverissimo, dove don Fabien Akpa, sacerdote da diversi anni in contatto con Fonzaso, vuole ristrutturare un edificio da destinare a oratorio, dove i bambini del villaggio africano potranno studiare e ricevere una formazione cristiana. "Don Fabien è un sacerdote molto volonteroso, sempre disponibile a dare un aiuto al prossimo", spiega con soddisfazione il parroco di Fonzaso, don Albero Vallotto, "circa dieci anni fa è stato ordinato sacerdote, e in quel momento ha inserito un messaggio su Famiglia Cristiana, cercando una persona che lo aiutasse e pregasse per lui. Ha risposto al suo appello una signora anziana di Fonzaso, che oggi ha più di novant'anni. Don Fabien è venuto diversi anni fa nel nostro paese per conoscere la signora che lo aiuta. A febbraio questo straordinario sacerdote si laureerà per la seconda volta". E don Fabien, da quando ha toccato il suolo di Fonzaso, ha sempre coltivato un'ottima amicizia con la parrocchia, che lo ha accolto a braccia aperte e lo aiuta nella sua opera di sostegno al suo poverissimo villaggio. Nella cerimonia organizzata per domenica prossima, che come ogni anno sarà animata dal Coro Giovani di Fonzaso, verranno letti i nomi dei ragazzi che anzitempo hanno lasciato i propri cari, e che purtroppo sono oltre cinquecento. E' possibile far ricordare un proprio caro contattando Eleonora (0439 56426) o Anna (0439 5226).Al termine della cerimonia ogni familiare potrà raccogliere in una cesta un biglietto con scritto il nome di un giovane, che adotterà simbolicamente. "Esorto specialmente i giovani a partecipare a questa cerimonia", dice Eleonora Simonetto, "li esorto a cominciare il nuovo anno con un pensiero rivolto ai loro amici che non ci sono più". All'ingresso della chiesa parrocchiale di Fonzaso sarà possibile acquistare delle rose, il cui ricavato andrà devoluto ai bambini del villaggio Vieil Aklodj della Costa d'Avorio. La cerimonia inizierà alle 10.30, e al termine ci si riunirà nella sala del patronato in un momento conviviale.
[04.01.2004] dal "Corriere delle Alpi"


Uniti nel ricordo dei loro giovani
Sono 404 i giovani "rinati nella luce" ricordati nella funzione celebrata ieri mattina nella chiesa arcipretale di Fonzaso . Si tratta di tutti quei bimbi e ragazzi originari di Fonzaso e dell'intera provincia di Belluno, così come di numerose altre città d'Italia accomunati da una prematura scomparsa.I loro nomi sono stati letti all'inizio della cerimonia e per ognuno di loro, in chi ascoltava, riaffioravano alla mente mille e più ricordi. Ogni nome è una vita prematuramente spezzata, un sorriso che non si dimentica, un dolore sordo che difficilmente si riesce a lenire. Genitori, familiari e amici di quei giovani si guardavano l'un l'altro riconoscendosi nella sofferenza e nella speranza. Nella funzione non si è però voluto indulgere alle lacrime e alla commozione: quello che tutti i presenti desideravano era celebrare la rinascita. "Quando il coro mi ha chiesto quali canzoni intonare - ha detto l'arciprete don Alberto Vallotto - non ho esitato nel rispondere: quelle di Natale! Perché in questa occasione vogliamo festeggiare la vita eterna che è stata promessa in sovrabbondanza". Difatti, le canzoni eseguite dal valido Coro dei giovani, diretto dal maestro Alessandro Tomaello, erano di gioia e di speranza. È dal 1996 che l'Associazione "Rinati alla luce" riunisce le famiglie dei giovani prematuramente scomparsi. Nata per iniziativa di Eleonora Simonetto e della cognata Anna Fent, unite dalla perdita di Alessandro, rispettivamente figlio e nipote, il sodalizio fa del dolore un'arma di lotta e di speranza. "Condividere una analoga sofferenza - spiega Anna Fent - unisce e fortifica. Sapere che altri, oltre a noi, hanno una ferita tanto grande permette di non sentirsi soli. Dal dolore deriva la voglia di aiutare la vita di altri giovani, per questo ogni anno viene fatta una raccolta di fondi da destinare a un progetto specifico". Quest'anno il ricavato delle offerte sarà devoluto a una missione in Costa d'Avorio, per aiutare i bambini poveri del villaggio di don Fabien, il giovane sacerdote che concelebrava con il parroco. Non è casuale la data del calendario liturgico scelta per ricordare i giovani: ogni anno la funzione si tiene la seconda domenica di gennaio, quando, cioè, si ricorda il battesimo di Cristo e si celebra la rinascita dell'uomo. Alla funzione ha fatto seguito un piccolo buffet organizzato nel patronato, dove i partecipanti hanno condiviso un momento di serenità
[12.01.2004] da "Il Gazzettino"